Pages

lunedì 6 dicembre 2010

On Monday

Lo straordinario concerto della Bjorkestra diretta da Travis Sullivan ha sorpreso e gratificato il pubblico di "Aperitivo in Concerto" che ha riempito il Teatro Manzoni ieri mattina. Milano era semi-deserta e in effetti, se si escludono le vie del centro, il resto della città sembrava il set di un film sulle conseguenze di un disastro nucleare. Probabilmente molti milanesi hanno lasciato la città approfittando del 'ponte' oppure si sono barricati in casa (fingendo di aver lasciato la città) o, ancora, sono andati al concerto della big band di Sullivan. Due ore di musica in crescendo, una scaletta che comprendeva esclusivamente composizioni della versatile autrice islandese Bjork rilette in modo originale e intelligente, con arrangiamenti che avvicinavano jazz, noise, reggae, rock e post-rock. Ogni musicista ha avuto spazio adeguato. Un plauso speciale all'ospite Dave Douglas (ex-insegnante di Sullivan) che ha dato un contributo eccezionale alla riuscita della performance. Una descrizione dettagliata del concerto verrà pubblicata in questo blog nelle prossime ore. 
Nel frattempo una segnalazione: se ancora non lo avete fatto, procuratevi e ascoltate "Ipsissimus" di John Zorn, quinto capitolo di una serie iniziata con "Moonchild" e continuata con "Astronome", "Heliogabalus", "The Crucible". Probabilmente "Ipsissimus" (nel quale suonano Mike Patton, Trevor Dunn, Joey Baron, Marc Ribot e John Zorn) è il più accessibile tra tutti quelli citati e risente dello spirito romantico che, da un paio di anni a questa parte, pervade beneficamente il lavoro di Zorn. Questo non significa che i brani siano distesi e avvolgenti come quelli di "Alhambra Love Songs". Ci sono momenti che grondano lirismo e altri che grondano sangue (nel senso figurato, anzi catartico della questione). Ma quando esce un album come "Ipsissimus" non si può fare finta di niente.

Nessun commento:

Posta un commento